Tutto ruota intorno alla persona.
Gli antichi greci avevano capito che nutrire lo spirito, contemplare la bellezza di un’opera d’arte era ritenuta parte integrante della cura. Gli ospedali, infatti, erano contraddistinti non solo da numerose sculture, ma anche da luoghi specifici, quali il teatro, lo stadio, la palestra. Era ciò che i Romani sintetizzeranno con la famosa frase “Mens sana in corpore sano”.
Insomma già migliaia di anni fa vi era la consapevolezza che la mente gioca un ruolo essenziale sul benessere del corpo.
Passato e futuro dialogano costantemente ed è proprio da questa idea che prendono ispirazione i nuovi progetti per realizzare ospedali a misura d’uomo, dove la relazione tra spazi e gli individui dispone di strumenti come la luce, i volumi, i materiali e soprattutto i colori per evitare il senso di estraneità e per distogliere il paziente dal dolore.
Le iniziative rivolte all’umanizzazione dei luoghi di cura si propongono lo scopo di consentire ai pazienti non solo di ricevere le migliori cure specialistiche che la medicina possa offrire, ma anche di essere curati in un contesto bello, accogliente e rilassante. È necessario recuperare l’equilibrio tra progresso medico e una visione globale della persona che prenda in considerazione le relazioni tra corpo, psiche e ambiente, al fine di permettere a ogni paziente di riappropriarsi del proprio processo di guarigione, recuperando e valorizzando gli aspetti emozionali, intellettuali e sensoriali.
Umanizzare i luoghi di cura dunque significa far entrare all’interno di un ospedale tutti quegli aspetti che danno significato alla nostra vita, come l’arte, la bellezza, la relazione. Aspetti che creano un ambiente confortevole, aiutano ad affrontare le terapie e si rivelano fondamentali per gestire stress e paure, favorendo un aiuto psicologico e spirituale.
Umanizzare i luoghi di cura infine non serve solo ai pazienti e ai loro familiari, ma vale anche per il personale sanitario che spesso trascorre in questi spazi una vita intera…
Perché supportiamo questo progetto:
Perché va incontro ad una esigenza… quella di Francesco, di Luca e di tanti altri… che facendo terapia, accompagnati dai loro pensieri, si sono trovati a fissare le pareti “grigie e spoglie” della stanza...
Allora abbiamo provato ad immaginare un ambiente più confortevole e accogliente, più "vicino" al paziente e più familiare.
L’esigenza di rendere gli spazi dedicati alle terapie oncologiche ed onco-ematologiche meno “grigi e freddi” e trasformarli in luoghi più “caldi”, nasce dal forte desiderio del paziente, che si tramuta in una necessità per chi è in cura e che vorrebbe diventare realtà per quelli che usufruiranno di quei luoghi in un “periodo particolare” della vita che comunque è… momento di vita.
Umanizzare significa curare il malato, non la malattia.
Curare ma anche prendersi cura… in tutti i suoi aspetti.
Il PROGETTO di RISTRUTTURAZIONE del DAY HOSPITAL ONCOLOGICO ed ONCO-EMATOLOGICO
Il trasferimento del reparto DH Oncologico dall’ubicazione attuale c/o il piano rialzato della “Piastra”, alla nuova collocazione c/o il Padiglione Flaminio dell’Ospedale “Infermi” di Rimini, nasce dall’esigenza di demolire porzione della “Piastra” per la realizzazione di una nuova palazzina.
Il progetto di ristrutturazione dei locali c/o il padiglione Flaminio, interessa una superficie pari a circa 1000mq, che sarà occupata sia dalle camere di degenza, sia dagli ambulatori e relativi locali di supporto; l'intervento progettuale è volto a realizzare un reparto secondo le migliori caratteristiche ambientali non solo dal punto di vista sanitario ma anche di accoglienza dei pazienti che vi accedono. Particolare cura è stata sviluppata nel dimensionamento degli spazi al fine di garantire il massimo confort possibile. Il focus che proponiamo, interessa sia la parte ambulatoriale dove sono svolte anche attività dedicate allo studio ed alla applicazione degli importanti risultati della ricerca, sia l’area a degenze. Gli elementi di finitura che saranno utilizzati, nel rispetto dei criteri generali per l'utilizzo dei materiali nelle strutture sanitarie, sono pavimentazioni in PVC, carte da parati abbinate a tinteggiature a smalto da applicare alle pareti, nuove porte interne in laminato, nuovi controsoffitti con integrata illuminazione a LED ed elementi di arredo in legno per le sale d'attesa.
L’Associazione Oltre la Ricerca si occuperà della parte relativa all’ “Umanizzazione delle pareti” con riferimento alle stanze e alla sala d’attesa.
Qui di seguito suggestioni e ipotesi progettuali:
Questo è un importante e ambizioso progetto e siamo grati a tutti quelli che ci vorranno aiutare con una donazione tramite Bonifico Bancario all'Associazione Oltre la Ricerca ODV IT69U0306909606100000066887.
CAUSALE DELLA DONAZIONE MODALE: progetto umanizzazione DH Oncologico ed Onco-Ematologico
o con la partecipazione all'evento di raccolta fondi del 30 giugno 2023 all'Agriturismo "La Graziosa"
Chi fosse interessato può inviare suggerimenti, esperienze o contributi a: amministrazione@oltrelaricerca.org